FIRENZE – “Per chi alle Ferrovie dello Stato ha pensato di proporre un mega tunnel Tav senza la stazione Foster dovrebbero riaprire il manicomio di San Salvi”. E’ senza mezze misure il giudizio della Consulta dei comitati fiorentini anti-tav dopo la presentazione della project review.
“E’ un nonsense, con il bypass senza fermata la centralità di Santa Maria Novella va a farsi benedire, e il mantenimento del tunnel va incontro solo alle esigenze dell’appaltificio che è diventato FS” dichiara stamani ai microfoni di Novaradio Tiziano Cardosi, portavoce della Consulta No Tav di Firenze.
Ascolta l’intervista a Tiziano Cardosi, ospite stamani della trasmissione News Box di Novaradio
Dopo le ultime novità, inanto i comitati fiorentini si preparano a rilanciare la battaglia contro il sottoattraversamento ferroviario il 12 novembre prossimo è stata indetta un’assemblea pubblica aperta a tutti (l’appuntamento è nel pomeriggio al Parterre): “Basta con i caminetti, le riunioni romane e i financing, la parola deve tornare ai cittadini”.
Per la verità anche le istituzioni locali sembrano perplesse, tanto che Comune e Regione si sono presi 30 giorni di tempo per dare una risposta. E se il sindaco Dario Nardella ieri ha voluto mettere in fila una serie di paletti – centralità di SMN, intermodalità, stazioni metropolitane – è chiaro che tutto dovrà passare di nuovo dalla Conferenza dei servizi, con ultima parola che spetta al governo. E intanto anche i sindaci dell’area metropolitana chiedono di essere coinvolti nella discussione, con posizioni che oscillano tra il dubbio e l’arta critica. Come quella del sindcaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi che definisce l’esito della proposta di FS “un papocchio che non è utile a nessuno” che “anzi rischia di fare uscire Firenze dalle grandi tratte dell’alta velocità”.