FIRENZE – Una “bolla” artificiale che ricrea gli effetti del riscaldamento globale causato dai gas serra. Questo il fulcro di “Firenze 2030 +2°C”, l’evento in programma dal 14 al 16 ottobre alla Limonaia di Villa Strozzi a Firenze, inserito in “Progetto Firenze 2016”, il calendario di in iniziative per il 50° dell’alluvione.
Organizzato da Collettivo Pomaio, Legambiente Firenze e Analogique in collaborazione con ARK per sensibilizzare sui temi dei cambiamenti climatici, il festival crea per tre giorni, all’interno grande “bolla” artificiale, uno scenario futuribile collocato nel 2030 dove la temperatura dell’atmosfera ha raggiunto 2°C in più rispetto all’epoca pre-rivoluzione industriale. Qui si terranno incontri, conferenze, tavole rotonde, ma anche percorsi interattivi, proiezioni e mostre dedicati alle buone pratiche che possono migliorare il nostro futuro.
Ad inaugurare la tre giorni venerdì alle 9.00 il convegno nazionale di Legambiente e Progetto Firenze 2016 “Acqua e Clima. La gestione della risorsa idrica al tempo dei cambiamenti climatici”. In serata invece dalle 19 alle 24 Vegan-Apericena +2C: cosa mangeremo nel 2030? a cura di Azienda Agricola La Spinosa, Associazione Grani Antichi Bagno a Ripoli, Collettivo Pomaio, e una mostra-spettacolo interattiva sui cambiamenti climatici.
>> Ascolta l’intervista a Lorenzo Cecchi (Legambiente), Eleonora Giannini (Collettivo Pomaio) e Claudia Cosentino (Analogique), ospiti nei nostri studi per News Box <<
