FIRENZE – L’antica Madonna col Bambino di Rinaldo da Siena (seconda metà del XIII sec.), due tavolette su fondo oro di Giotto raffiguranti i santi Giovanni Battista e Francesco (1320 ca.), il grande tondo di Filippino Lippi Madonna con Bambino e angeli (1485-86 ca.) e il Santo domenicano del Beato Angelico (1440-44 ca.), concesso in comodato d’uso al Museo di San Marco): queste alcune delle opere protagoniste di ‘In collezione.
Un percorso d’arte dal XIII al XX secolo’, esposizione con cui l’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze apre le porte della sua sede per offrire alla visione del pubblico i suoi tesori (dal 1 ottobre al 15 gennaio, accesso gratuito su prenotazione).
Raccolta nel corso del Novecento grazie ad acquisizioni effettuate dalla Cassa di Risparmio, la collezione, tra il 2000 e il 2001, è stata in gran parte rilevata dall’Ente per evitarne la frammentazione, impedendo la dispersione di opere importanti legate alla storia della città. L’intera raccolta, che vanta circa 900 opere tra dipinti e sculture, ha un valore che ammonta a circa 36 milioni di euro.
Curata di Carlo Sisi, la mostra racconta in ogni sala un episodio della storia figurativa italiana e in particolar modo toscana, dal XIII al XX secolo. Nel percorso ci sono anche la coppia di vedute di Firenze di Gaspar Van Wittel (Veduta dell’Oltrarno di Firenze dalle Cascine e Veduta dell’Arno alla pescaia versoSan Niccolò a Firenze) degli inizi del XVIII secolo, una tela di Llewelyn Lloyd, Veduta di Firenze dalla chiesa dei Cappuccini di Montughi (1906) e il grande encausto a freddo di Giovanni Colacicchi (1900-1992) che rappresenta l’allegoria delle arti e dello spettacolo che un tempo decorava lo storico cinema fiorentino Gambrinus.