FIRENZE – La stazione Tav Foster ai Macelli è morta, così come il tunnel ferroviario a 7 chilometri da Campo di Marte a via Circondaria.
A mandare in archivio l’ennesima grande opera prgettata per Firenze e che mai vedrà la luce è stato ieri l’ad di FS, Renato Mazzoncini, illustrando e nuove tecnologie di gestione del traffico ferroviario che permetteranno di far arrivare a Santa Maria Novella 800 treni al giorno (il doppio degli attuali) a “infrastruttura invariata”.
Nessun bisogno dunque della Foster, né dell’ipotizzata stazione ipogea sotto SMN, dato che sia i treni AV che quelli regionali potranno fermare nella stazione attuale. Molti nodi rimangono da chiarire, a partire dalle alternative. una nuova riunione si terrà il 18 ottobre. Tra le ipotesi sembra allo studio un mini-tunnel Campo di Marte-Rifredi.
“Dal punto di vista tecnico sembra una soluzione poco praticabile, 800 convogli sono un numero davvero elevato” il commento a caldo di Tiziano Cardosi, portavoce della Consulta No Tav fiorentina stamani nel corso delle trasmissione Newsbox, dopo che i comitati ieri avavano denunciato come i lavori alla Foster stessereo andando avanti. “La retromarcia sulla Forster – insiste dimostra la schizofrenia dei decisori politici e di FS, l’incapacità nel trovare soluzioni trasportistiche praticabili, e la testardaggine nell’insistere in un sotto-attraversamento inutile e di difficile realizzazione. Nel frattempo però però a pagare sono i cittadini”