FIRENZE – Si inaugura domani e andrà avanti fino all’8 gennaio agli Uffizi, nella galleria delle sculture, “Scoperte e massacri – Ardengo Soffici e le avanguardie a Firenze”, la mostra dedicata all’artista e intellettuale toscano.
Al centro gli anni che videro Ardengo Soffici assumere un ruolo di assoluto protagonista nell’aggiornamento della cultura figurativa italiana: i suoi scritti, pubblicati tra il primo e il secondo decennio del Novecento e le iniziative culturali da lui sostenute e organizzate, come la Prima Mostra italiana dell’Impressionismo a Firenze nel 1910, sono considerati un momento decisivo per lo svecchiamento e il rinnovamento dell’arte in Italia.
Nata dalla donazione di un autoritratto di Soffici da parte degli eredi ed è curata da Vincenzo Farinella e Nadia Marchioni. “Il titolo ‘Scoperte e massacri'” spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, definisce questo artista, che stato un grande rottamatore, ma anche un grande innovatore dell’arte europea”
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In mostra ci saranno tra l’altro i pannelli decorativi per la ‘stanza dei manichini’ per la casa di Papini a Bulciano, e poi opere di Segantini, Picasso Braque, Medardo Rosso, Cezanne, Carrà per ripercorrere la carriera di artista e critico di Soffici, partendo dalla rievocazione della Festa dell’Arte e dei Fiori (18 dicembre 1896 – 31 marzo 1897), vento decisivo non solo per l’allora giovane pittore, ma per l’intera cultura fiorentina.