FIRENZE – Gravi responsabilità della politica nel gestire le risorse e il patrimonio della fondazione e della banca più antica del mondo, gravi intrecci di poteri forti non democraticamente rappresentativi che hanno causato danni economici ai risparmiatori e minato la stabilità dell”erogazione del credito alle imprese, e gravi responsabilità degli organismi di controllo.
Queste alcune conclusioni alle quali sono giunte le opposizioni (M5s, Fi, Lega nord e Sì Toscana a sinistra) che compongono la commissione di inchiesta del Consiglio regionale toscano su Mps e i rapporti con la Regione Toscana, presieduta da Giacomo Giannarelli (M5s).
A conclusione dei lavori, la commissione ha stilato due diverse relazioni finali, che sono state presentate ieri in Consiglio regionale: una della maggioranza (rappresentata dal capogruppo Pd Leonardo Marras) e una delle opposizioni.
“Sono stati commmessi errori terribili, il problema è che si stanno continuando a compiere, la stessa politica che ha sbagliato allora sta cercando di far pagare quegli errori agli azionisti. C’è una sola soluzione oggi ed è la nazionalizzazione” ha detto Tommaso Fattori, di Sì Toscana a sinistra, commentando la relazione stilata dalle opposizioni.
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“Il Partito Democratico deve assumersi la responsabilità piena di ciò che è successo, noi però non siamo un tribunale, l’unica arma che abbiamo è quella del giudizio politico e attraverso questo dovremmo valutare la situazione del Mps, anche come risorsa del nostro terriorio” ha detto Marras commentando la sua relazione.
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