FIRENZE – “I profughi devono essere considerati i veri e propri eroi dei nostri tempi: chi cerca la libertà a sprezzo della vita merita il nostro assoluto rispetto. Io mi considero un loro fratello, li chiamo tutti ‘miei fratelli’”. Lo ha detto l’artista cinese Ai Weiwei, oggi a Firenze per presentare la mostra “Ai Weiwei: libero”, rassegna antologica della sua opera che sarà visitabile da venerdì prossimo, 23 settembre, al 22 gennaio in Palazzo Strozzi.
Sulla questione accoglienza, l’artista cinese ha quindi avuto parole di apprezzamento per l’Italia, paese che “mette insieme accoglienza e umanità”. L’esposizione porta uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea a Firenze. “Una retrospettiva che spiega un artista vivente come un ‘old master’ – ha detto il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino – per rendere più popolare e accessibile l’arte contemporanea”
>> Ascolta l’intervista
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, si è detto orgoglioso per il fatto che Firenze sia stata scelta da Weiwei in quanto “città della tradizione”, ed ha poi replicato alle polemiche sull’installazione “Reframe” che ha visto la comparsa di grandi gommoni rossi sulla facciata di palazzo Strozzi: “Critiche vanno bene – ha detto – ma l’arte, come il pensiero, non si può censurare”.
>> Ascolta l’intervista