LUCCA – Incendio colposo, omicidio e lesioni plurime colpose, disastro ferroviario: questi i capi di imputazione per cui i pm della Procura della Repubblica di Lucca hanno chiesto la condanna a 16 anni di reclusione per Mauro Moretti, già amministratore delegato di Fs e ora al vertice di Leonardo-Finmeccanica, al processo sulle responsabilità nella strage del 29 giugno 2009 alla stazione di Viareggio.
Degli stessi reati, a vario titolo, sono accusati l’ex amministratore delegato di Rfi, Michele Mario Elia (con la richiesta di 15 anni), e altri dirigenti. I pm hanno chiesto la condanna a sanzioni pecuniarie di un milione di euro ciascuno per Ferrovie dello Stato e per le società Fs Logistica, Rfi, Trenitalia, e per l’austriaca Gatx Rail Austria, titolare del carro che deragliò e da cui si innescò l’incendio in cui morirono 32 persone.
Chiesta la condanna, con sanzioni da un milione di euro, anche per le officine Jugenthal Waggon Hannover, dove fu fatta la manutenzione dell’asse del vagone che si spezzò, e Gatx Rail Germania. E’ stata chiesta invece l’assoluzione per la società italiana Cima Riparazioni che revisionò il carro che deragliò.
Marco Piagentini, presidente dell’Associazione ‘Il mondo che vorrei’, a nome dei familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009, ha dichiarato di non essere “né meravigliato né nello stesso tempo entusiasta” insieme ai familiari delle richieste di condanna fatte oggi dal pubblico ministero al processo di Lucca sul disastro ferroviario. “Ci aspettavamo richieste di condanne piuttosto pesanti – ha commentato Piagentini – però purtroppo siamo nello stesso tempo amareggiati perché alcuni reati cadranno in prescrizione”.