FIRENZE – Sarà dedicata al ricordo del partigiano Giorgio Pacini, scomparso pochi mesi fa, la commemorazione del momento in cui 72 anni fa, l’11 agosto 1944, le brigate partigiane entrate a Firenze cacciarono i nazisfascisti e consegnarono la città liberata nelle mani del delle autorità militari angoloamericane.
Ascolta l’intervista ad Alessandro Pini, dell’Anpi Oltrarno, sulla figura di Giorgio Pacini e sul 72/o della Liberazione.
Alla luce degli ultimi attentati terroristici in Europa e dello scenario dei conflitti internazionali, la riflessione della cerimonia ufficiale, che si terrà alle 10,45 nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio, sarà incentrata sul tema della convivenza civile e religiose, della tolleranza e dell’uguaglianza democratica, principi sanciti nella Costituzione Italiana figlia della resistenza, dopo le persecuzioni raziali, politiche e religiose del periodo fascista. Presenti oltre al sindaco di Firenze, Dario Nardella, e rappresentanti dell’Anpi, anche le diverse comunità religiose, con il vicario generale dell’Arcidiocesi di Firenze monsignor Andrea Bellandi, l’imam e presidente nazionale dell’Ucoii Izzedin Elzir e Joseph Levi, rabbino capo della Comunità ebraica di Firenze.
Le celebrazioni prenderanno il via già prima, alle 7 della mattina con il suono della campana della Martinella, seguita alle 10 dalla deposizione delle corone di alloro al monumento dei caduti in piazza dell’Unità e il corteo delle autorità civili, militari e religiose fino a Palazzo Vecchio.
In serata alle 21 nella Loggia dei Lanzi il tradizionale concerto per la cittadinanza, eseguito dalla Filarmonica Rossini.