LUCCA – E’ cambiata l’accusa per Pasquale Russo, 46enne di Segromigno arrestato ieri per l’aggressione a Vania Vannucchi. Dopo la morte della donna è omicidio volontario.
“Sulle aggravanti valuterà il magistrato. L’uomo si trova in carcere in attesa che il gip decida sulla convalida” ha detto il dirigente della squadra mobile di Lucca, Silvia Cascino. Il pm Piero Capizzotto ha già disposto l’autopsia della donna.
L’uomo finora ha negato ogni resposabilità. Nell’interrogatorio di ieri “non è stato collaborativo” ha detto la dirigente di polizia. “Ha cercato anche di “costruirsi un alibi” per giustificare la bruciatura che ha sul braccio destro: “un incidente mentre facevo dei lavori in casa”, avrebbe detto ai poliziotti.
Gli investigatori però sono convinti della sua colpevolezza. All’uomo i poliziotti sono arrivati proprio grazie alle parole della vittima che ai primi soccorritori aveva detto “è stato Pasquale…”. Forse domani o venerdì l’interrogatorio del gip per la convalida dell’arresto.
Le indagini perciò proseguono, a partire da un’analisi attenta dei cellulari e delle chiamate di Vania e di Pasquale Russo. “Stiamo cercando di approfondire che tipo di relazione avesse con Vania. Lui è sposato”, ha aggiunto la dirigente di polizia.
Proprio ieri la donna morta stamani a Pisa avrebbe denunciato il furto del suo telefonino poi trovato nell’auto. Gli inquirenti ipotizzano che l’uomo lo avesse preso per trovare una scusa per un ultimo appuntamento. Sui cellulari si cercano anche le prove dei tentativi che Russo avrebbe fatto di riallacciare la relazione dopo la chiusura del loro rapporto, nei mesi scorsi.