FIRENZE – Hanno portato perfino una coppia di cinghiali in piazza Duomo, a scorrazzare tra i turisti, sotto le finestre della sede della regione Toscana, le centinaia di agricoltori e allevatori che stamani si sono dati appuntamento a Firenze per protestare contro i danni causati al settore primario dalla diffusione degli ungulati e dei predatori. Nella zona est, della città, decine e decine di trattori hanno sfilato sul lungarno Aldo Moro.
Il capoluogo toscano è stato scelto come sede della manifestazione nazionale promossa da Coldiretti dal titolo “selvatici crescenti, agricoltori calanti”.”Noi seminiamo e i cinghiali distruggono” e “#riprendiamociilterritorio” hannos critto gli agricoltori sugli striscioni e nei cartelli della protesta.
Secondo Coldiretti in 5 anni solo i cinghiali sono quasi raddoppiati, passando da 600 mila a oltre un milione nel periodo 2010-2015 e solo in Toscana gli esemplari a “piede libero” sarebbero 450 mila, tra cinghiali, daini, caprioli, volatili ma anche predatori, lupi e canidi.
Le specie selvatiche, denuncia ancora Coldiretti, sono responsabili di 100 milioni di euro di danni all’agricoltura e causano 3 incidenti stradali al giorno: nel 2015 i morti sono stati 18 e i feriti 145. “Una situazione insostenibile – denuncia il presidente nazionale Roberto Moncalvo – che sta provocando l’abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici ed ambientali: a rischio non c’è solo il reddito delle imprese agricole ma anche la sicurezza nelle aree rurali e periurbane è in pericolo”.
Di qui l’appello ad un intervent il più rapido possibile da parte di tutte le istituzioni. “Serve che dai Comuni, alle Regioni fino al livello nazionale – dice Moncalvo – si attuino gli strumenti che ci sono”. E in Toscana “occorre rendere operativa la recente legge obiettivo per il contenimento degli ungulati”.