ANGHIARI – Tutto scorre: le stagioni politiche, i cicli industriali, gli assetti sociali tradizionali. E così, anche in quella che (a torto) è considerata l’ “immutabile” provincia, si vivono rivoluzioni – talvolta lente, altre volte improvvise – che come tutti grandi cambiamenti, lasciano dietro di sé le “macerie” e le “scorie” di ciò che stato, assieme ad un senso di incertezza per ciò che verrà che investe tutta la comunità. Interrogativi semplici eppure spiazzanti: “Cambiare strada sì, ma come? Quale modello seguire? E per andare dove?”.
E’ ancora una volta il tema del dualismo tra mutamento politico e conservazione sociale, sviluppo economico e tutela dell’ambiente, innovazione e tradizione, quello cui chiama alla riflessione “Poderi Forti”, nuovo spettacolo del teatro popolare di “Tovaglia a Quadri”, che ogni anno mette in scena nella piazzetta del borgo medievale di Anghiari una cena-spettacolo “in 4 portate”, a metà tra rappresentazione e banchetto, i cui protagonisti sono un manipolo di attori non professionisti, di ogni età, in gran parte nativi e residenti della stessa cittadina. Di fronte al loro, un pubblico di spettatori-commensali, che tra una scena e l’latra possono degustare un menu tipico e rigorosamente a kilometro zero.
Lo spettacolo, in programma dall’ 11 al 20 agosto prossimi, prende spunto proprio dal cambiamento epocale che ha vissuto due mesi fa la “rossa” Anghiari: la vittoria di un sindaco di centrodestra, prima volta in 70 anni di storia. Un cambio della guardia politico che costringere non solo una classe dirigente a riesaminare a propri errori, ma anche una comunità tutta a guardarsi allo specchio. “Mai come questa volta anche i cittadini-attori sono stati chiamati a dare voce al conflitto politico e culturale, impersonando opposte opinioni e posizioni che mescolano e confondono realtà e finzione scenica” confessa Andrea Merendelli, che insieme a Paolo Penacchini compone la “coppia di ferro” di sceneggiatori-registi di Tovaglia a Quadri.
Ascolta l’intervista a Andrea Merendelli stamani nella trasmissione News Box di Novaradio
E così se il racconto teatrale – in ossequio al ribaltamento ironico e alla satira vernacolare che rimane la cifra di “Tovaglia a Quadri”, mette in scena i politici della vecchia guardia costretti a cercarsi un lavoro “normale” e al lavoro nei campi di tabacco tanto diffusi in Valtiberina, mentre emergono nuovi “leader”, e comitati bio-ambientalisti rilanciano la battaglia per la tutela della valle dallo sfruttamento economico ed industriale, la riflessione si allarga a questioni ben più ampie.
Ad un modello socio-economico in crisi, innanzitutto: quello dello sviluppo ad ogni costo che si scontra con l’imperativo di preservare un paesaggio unico (vedi recentissima la polemica sull’annuncio dell’addio alla Valtiberina da parte di Aboca, nota azienda a di prodotti e farmaci naturali, per l’eccessiva uso di pesticidi agricoli). Ma anche ad una società che va scomparendo: quella mezzadrile, un tempo dominante in queste terre, travolta dalla modernità. Un “piccolo mondo antico” in cui le voci degli ultimi ex mezzadri parlano attraverso i personaggi dello spettacolo e gli stornelli tradizionali cantati in scena. Un richiamo al passato che per gli autori si fa ricerca storica, e con cui il teatro “Tovaglia a Quadri” rinnova anche quest’anno la sua funzione sociale e civile: riannodare sul palco i fili della memoria di una comunità chiamata a riflettere sulla propria identità se vuole continuare a mantenerla viva e vitale. (Riccardo Pinzauti)
Biglietti in vendita dal 1° agosto. Info e prevendita: Ufficio turistico Pro Anghiari – tel. 0575/749279 – mail: proloco@anghiari