FIRENZE – “Siamo consapevoli dei problemi che abbiamo di fronte, che non sono solo di Firenze ma di tutte le Città metropolitane. Ma li affronteremo”. Così il sindaco metropolitano di Firenze e coordinatore Anci delle città metropolitane Dario Nardella commenta la protesta dei dipendenti delle Province toscane, che hanno occupato la sede della Città, Palazzo Medici Riccardi, contro i 41 milioni di tagli del decreto enti locali in corso di conversione in Parlamento.
Intato i lavoratori sono oggi al secondo giorro di occupazione della sede: “La riforma è rimasta a metà del guado – dice Nadia Bellomo, Rsu Cgil stamni ai microfoni di Novaradiio – con personale ridotto, competenze ancora ancora trasferite a Regione e Comuni che mettono a in pericolo servizi importanti come i centri dell’impiego, la manutenzione delle scuole superiori o la protezione civile, dove lavorano molti precari storici che rischiano di rimenere senza lavoro a fine anno”.
>> Ascolta l’intervista a Nadia Bellomo stamani a Novaradio <<
Nei prossimi giorni assemblee si terranno anche nella altre ex Province e il 22 luglio ci sarà una mobilitazione nazionale. Riguardo alle prospettive di dissesto, Nardella ha spiegato che “dobbiamo ancora analizzare approfonditamente. Oggi abbiamo una riunione, poi domani avremo il coordinamento delle Città metropolitane. E’ ancora presto per valutare nel dettaglio gli effetti della conversione del decreto legge che tra l’altro ancora non è avvenuta, perchè la norma è ritornata in commissione proprio in queste ore”.