FIRENZE – Occupazione a oltranza della sala del Consiglio metropolitano e mobilitazione unitaria per chiedere al governo che elimini dal testo del decreto 113 sugli Enti locali i previsti tagli, così come le sanzioni contro lo sforamento del patto di stabilità 2015, in modo da scongiurare il rischio che tutte le Province toscane vadano in dissesto finanziario.
Lo hanno deciso oggi, a maggioranza, i lavoratori della Città metropolitana di Firenze, insieme ai sindacati di Cgil Cisl e Uil della Funzione pubblica, riuniti in assemblea unitaria.
“Il decreto disegna un quadro incerto e negativo che mette a rischio di dissesto economico le ex Province” ha spiegato Marco Bucci, segretario regionale FP Cisl Toscana. “Altri problemi – ha aggiunto – sono le questioni irrisolte della stabilizzazione del precariato, del blocco del turn over e del salario accessorio, su cui il governo cotinua a fare orecchie da mercante”.
Secondo i lavoratori, se non ci saranno modifiche, la conversione in legge del Decreto 113 sugli enti locali mette a rischio i servizi, con un taglio di risorse atteso di 41 milioni a carico dei lavoratori, che non potranno essere ripianati con le entrate extra derivanti da 21 milioni attesi dalle alienazioni degli immobili di proprietà.