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Tav Mugello, niente dolo sullo smaltimento delle terre di scavo

today19/07/2016

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tav mugello 2ROMA – Lo smaltimento dei materiali di scavo per la realizzazione della linea Tav tra Firenze e Bologna è stato compiuto “nell’ambito di un continuo confronto” che il consorzio incaricato dei lavori “ha sempre ricercato con gli enti pubblici: un confronto che appare certamente incompatibile con la coscienza e la volontà di compiere più azioni abusive di smaltimento al fine di conseguire un ingiusto profitto”.

E’ quanto si legge nelle motivazioni con cui la Cassazione ha annullato il 21 aprile scorso le condanne inflitte nel processo di appello-bis del 2014 ai vertici del consorzio Cavet (75% di Impregilo). Quella della Cassazione è la quinta sentenza del processo che ha riguardato, in particolare, lo smaltimento delle terre di scavo e che ha avuto 31 imputati per reati ambientali legati alla gestione dei rifiuti.

Tra i danni anche il disseccamento di torrenti, sorgenti e corsi d’acqua nel Mugello. Nell’appello bis del 2014 erano state comminate pene a dirigenti di Cavet – quelle più alte erano di quattro anni e mezzo di reclusione – più responsabili e dipendenti di ditte in subappalto, gestori di cave, intermediatori per i rifiuti. Nel giugno 2011, nel primo appello, gli imputati erano stati assolti o prescritti.

Scritto da: Redazione Novaradio


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