FIRENZE – Fa discutere a Firenze la chiusura del Corridoio Vasariano, decisa dal direttore Eike Schmidt dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco su segnalazione del sindacato Confsal-Unsa: insufficiente il livello di sicurezza antincendio: troppo lungo il corridoio, circa 800 metri, e troppo poche le uscite di sicurezza, due, una all’inizio e una alla fine.
A sollevare le polemiche, il fatto che solo ora ci si sia “accorti” della mancanza di elementari requisiti di sicurezza in un contesto per il quale da mesi di parla – sia a Firenze e cha a Roma con il diretto appoggio del ministro Franceschini – di potenziamento delle aperture e di creazione del cosiddetto “percorso del Principe” da Palazzo Vecchio fino a Palazzo Pitti.
Sulla vicenda interviene oggi l’ex sovrintendente del Polo museale fiorentino Cristina Acidini, spiegando che dal 1996, data di apertura regolare del Corridoio Vasariano, per l’accesso “sono stati mantenuti standard di sicurezza per l’uso che di questo spazio veniva consentito”, ovvero “in modo controllato e contingentato e sempre per gruppi molto contenuti”. D’altra parte, ha aggiunto “la chiusura decisa da Schmidt è una misura obbligata, dopo un esposto che non era mai stato presentato”.
“Ben venga, questa interruzione – il commento dell’ex direttore degli Uffizi, Antonio Paolucci – se può servire a rilanciare al meglio l’utilizzo del Corridoio”.