SESTO FIORENTINO – I carabinieri hanno tratto in arresto due cinesi accusati di resistenza a pubblico ufficiale ieri durante i tafferugli in piazza Marconi all’Osmannoro: si tratta del titolare dell’impresa controllata che avrebbe tentato di impedire l’ispezione e di un altro connazionale, che dopo i primi disordini nel capannone, avrebbe cercare di impedire l’uscita di mezzi e ambulanze bloccando il cancello e aprendo il portellone di una delle ambulanze.
“Grande preoccupazione” è stata espressa dal sindcao di Sesto, Lorenzo Falchi, anch’egli intervenuto ieri sera in piazza Marconi per cercare (invano) di sedare gli animi. “Bisogna ricostruire un rapporto di fiducia tra la comunità cinese, le forze dell’ordine, le istituzioni” ha dichiarato, aggiungendo poi: “Su un punto, però, è necessario essere chiari: sul rispetto delle regole e della legalità, specie nei luoghi di lavoro, siamo e saremo irremovibili”. “I controlli – ha sottolineato – devono essere effettuati. Però colpisce il modo in cui è esploso tutto il disagio e il malcontento di un’intera comunità, fatto, questo, che merita un approfondimento e una grande attenzione da parte nostra”.
Proseguono intanto gli accertamenti anche da parte della Digos per ricostruire la dinamica dei disordini e le eventuali responsabilità dei singoli manifestanti. Tutto è cominciato nel pomeriggio all’Osmannoro, quando una carica di alleggerimento delle forze dell’ordine dopo un controllo a un capannone ha richiamato in piazza diverse centinaia cittadini orientali.
Un gruppo si era barricato all’interno di un capannone dopo aver fatto scoppiare la lite con la polizia e carabinieri. La situazione sembrava stesse tornando alla calma dopo l’apertura del cancello dell’immobile dove si erano asserragliati ma poi è degenerata. I volontari dell’ambulanza arrivata per soccorrere un carabiniere hanno raccontato di essere stati bloccati per un’ora chiusi nel mezzo circondato.
La situazione sembrava essersi calmata anche con l’intervento del viceconsole cinese. Poi, verso le una e trenta, qualcosa deve aver fatto scattare una molla a lungo compressa, ed è partito il lancio di oggetti verso le forze dell’ordine, cui è seguita una seconda carica. La situazione è tornata alla normalità dopo le due, quando i manifestanti sono stati dispersi dalla polizia e altri si sono allontanati da soli nelle vie limitrofe a piazza Marconi. In tutto ci sono stati almeno sette feriti: tre cinesi e 4 appartenenti a polizia e carabinieri, più altri due agenti contusi nell’ultima carica.