FIRENZE – Sarà Romina Cecconi in persona, insieme al direttore del Florence Queer Festival Bruno Casini, ad introdurre stasera in piazza SS. Annunziata la proiezione del film-documentario “La Donna Pipistrello” di Francesco Belais e Matteo Tortora (21.30).
Il film, attraverso i ricordi di Romina Cecconi, una delle prime transessuali italiane ad operarsi, conosciuta a Firenze come “La Romanina”, ripercorre mezzo secolo di storia della società italiana dagli anni ’50 agli anni ’90. Un personaggio scomodo, che una città spesso chiusa in se stessa è comunque riuscita ad amare.
La serata è proposta dal Florence Queer Festival all’interno di Apriti Cinema!, l’arena cinematografica estiva ad ingesso gratuito curata da Quelli della Compagnia e Quelli dell’Alfieripresenta.
Prima de “La donna Pipistrello” in proiezione “Ubi tu gaius ego gaia”, documentario di Matteo Tortora, che partendo da alcuni documenti storici, ricostruisce le vicende legate a una serie di matrimoni omosessuali celebrati con rito cattolico, nelle campagne toscane attorno a Firenze, durante il diciannovesimo secolo. Alla presenza del regista.