FIRENZE – Al Toscana Pride di sabato “alcuni assessori parteciperanno. Io ci sto pensando. Già oggi, il Consiglio comunale osserverà un minuto di silenzio”. Ad annunciarlo è il sindaco di Firenze Dario Nardella, all’indomani della strage nel gay club di Orlando.
Niente marcia indietro invece sulla questione del patrocinio del Comune al Toscana Pride, negata perché in quanto “evento a carattere politico”. “Mantengo una coerenza istituzionale: ciò non toglie nulla alla nostra massima attenzione ai problemi dei diritti civili né ci impedisce di ribadire la nostra vicinanza alla comunità gay italiana e internazionale” e condannae “senza se e senza ma questo episodio tragico che ha doppia valenza, quella del terrorismo e quella dell’omofobia”.
Nel pomeriggio, ha poi annunicato con un tweet, Nardella si recherà al Consolato Americano per portare al console la solidarietà della città ed esprimere la condanna alla violenza e all’omofobia.
Per domani alle 21 una preghiera collettiva per le vittime e per le famiglie dei morti e dei feriti è stata organizzata presso la Casa del Popolo di Settignano dalla Metropolitan Community Church, fratellanza universale di oltre 200 chiese sparse in 35 paesi che nasce dal movimento gay e lesbico americano a fine anni ’60. Di “atto terroristico, un omicidio di massa intenzionale di persone LGBTIQ nel mezzo del mese dell’orgoglio omosessuale ” parla coordinatrice mondiale, reverenda Nancy Wilson, che avverte: “La preghiera si deve trasformare anche in azione sociale e politica affinché atti di questo genere non si ripetano mai più”.