FIRENZE – “La gara regionale del trasporto pubblico? Posso dirvi che il governatore Rossi è dal 2010 che ne parla, il risultato ad oggi per i cittadini è zero mentre quando il comune ha fatto la gara per Ataf in tre anni il risultato lo vediamo qua nel piazzale. Questi sono fatti, quella sono parole”.
E’ un attacco per niente velato alla gara del tpl toscano quello di Renato Mazzoncini, l’amministratore delegato ad di Ferrovie dello Stato, il gruppo che tramite Sita-Busitalia controlla anche Ataf Gestioni, presentando oggi a Firenze 31 nuovi bus Ataf che serviranno l’area metropolitana. Sulla gara, che ha visto l’aggiudicazione ad Autolinee Toscane (controllata dalla francese Ratp), contro cui Fs-Busitalia ha presentato ricorso al Tar: “Siamo molto confidenti – ha detto – che alla fine i giudici daranno ragione alla nostra offerta”.
Riguardo i nuovi mezzi, si tratta di vetture di diversa taglia (19 bus da 12 metri, 9 bus da 10,5 metri e 3 bus da 7 metri) di ultima generazione, meno inquinanti e più sicure – sono tutte dotate di un sistema di video sorveglianza. Con gli ultimi arrivi sono 135 in tutto i bus acquistati dalla Ataf Gestioni srl. Obiettivo del piano, ha ricordato il sindaco Dario Nardella, è rinnovare interamente il parco mezzi in 3 anni. “In 3 anni – ha detto Renato Mazzoncini, ad di Ferrovie dello Stato (che tramite Sita-Busitalia controlla Ataf) – abbiamo portato le vetture Ataf ad un’anzianità media di 7 anni contro 13 anni di media nazionale”.
Nell’occasione è andata in scena anche la protesta di un gruppo di lavoratori aderenti ai Cobas Ataf, che si sono presentati con uno striscione con la scritta: “Bus nuovi alla moda, per sfilare solo in coda”. “Benvenuti all’ennesimo show – hanno spiegato i contestatori – qui saltano corse, gli autobus restano paralizzati nel traffico, manca personale almeno 30 autisti: questa fastosa presentazione era l’ultima cosa di cui Firenze aveva bisogno”.