FIRENZE – “Quando saranno accertate le responsabilità chi ha sbagliato pagherà, senza equivoci”. In un’ora e 40 minuti il sindaco di Firenze Dario Nardella ha ricostruito ieri di fronte al Consiglio Comunale la vicenda del crollo del Lungarno Torrigiani: dalla cronologia degli interventi minuto per minuto alla ricerca delle cause alla “road map” della ricostruzione dell’argine, confermando che l’intenzione è agire nel più breve tempo possibile e conlcudere i lavori entro la fine dell’estate o inizio autunno.
Nel corso del suo intervento, pur difendendo il sistema dell’emergenza, Nardella non ha però mancato di sottolineare il
ritardo di intervento di Publiacqua quando è scattato il secondo, decisivo allarme alle 6 del mattino.
Nardella ha anche replicato alle
critiche dello storico dell’arte Tomaso Montanari, che aveva parlato di eccessiva fretta nell’annunciare la ricostruzione dell’argine. “Non è lo sghiribizzo del sindaco – ha detto – ma è quello che ci dicono tecnici e geologici, dobbiamo intervenire prima che la stagione delle piogge alzi il livello dell’Arno”.
“Seguiremo passo passo la ricostruzione: io o un membro della giunta saremo tutti i giorni sul cantiere per verificare l’avanzamento dei lavori” , e all’Autorità idrica Toscana “ho inoltrato richiesta di effettuare controlli sul funzionamento della rete di tutto il centro storico” ha detto ancora il sindaco, che ha ribadito che
il finanziamento delle opere di ripristino sarà a carico di Publiacqua, senza che questo comporti alcun aumento di tariffa per i cittadini. Questo avverrà, ha spiegato l’
assessore al bilancio e partecipate Lorenzo Perra, con l’equivalente di una “erogazione liberale”, tramite una decisione concordata tra Publiacqua e Autorità Idrica Toscana.
Parole ce non hanno convinto le opposizioni in Consiglio Comunale. La consiugliera M5S Silvia Noferi ha paragonato il sindcao al comandante Schettino perché “è alla ricerca di soggetti su cui scaricare la propria responsabilità”. “
A casa i vertici di Publiacqua – – la richiesta di Mario Tenerani di Forza Italia – nel suo intervento il sindaco Nardella ha parlato di responsabilità gravissime: sfiduci presidente, amministratore delegato e tecnici coinvolti”.
Sotto accusa finisce anche il modello pubblico-privato di gestione del servzio idrico. Per Miriam Amato è scandaloso come Publiacqua non abbia reinvestito le decine di milioni di utili in interventi sull’acquedotto, e dubita che i costi del riprostino del Lungarno non vadano alla fine sulle spale degli utenti.
Stesso obiettivo quello della
manifestazione “Nardella fa acqua” cui ieri pomeriggio hanno preso parte circa 200 persone con cartelli, striscioni e perfino ombrelli aperti con scritte contro il governo Renzi, Nardella e i vertici di Publiacqua, per denunciare la gestione privatistica dell’acqua del modello Publiacqua e chiedere la ripubblicizzazione del servizio. Al presidio hanno partecipato residenti, rappresentanti dei comitati Firenze per Tsipras, Acqua pubblica, No inceneritore, e i gruppi di opposizione . “Un modello che ha fallito e va cambiato” ha detto
Tommaso Fattori, capogruppo regionale di Si – Toscana a Sinistra.