FIRENZE – Dopo l’attacco del sindacato degli orchestrali del Magggio Musicale Fials, che numeri alla mano ha denunciato la “gestione fallimentare” del sovrintendente Francesco Bianchi e il rischio liquidazione coatta per il 2018, il presidente della Fondazione e sindaco di Firenze Dario Nardella ha annunciato che nei prossimi giorni incontrerà il ministro Franceschini.
Sul tavolo, non solo i conti in rosso del Maggio, ma anche la permanenza stessa dall’attuale dirigenza del Maggio guidata da Bianchi – lo stesso che pochi giorni fa dopo aver annunciato il pareggio di bilancio ha chiesto altri 25 milioni di euro la governo.
Ad alimentare le polemiche sulla gestione “allegra” dei fondi, la notizia – portata alla luce dal capogruppo di Sel in Consiglio Comunale, Tommaso Grassi – dell’aumento degli stipendi per due dirigenti del Maggio: Alberto Triola promosso direttore generale (da 110 mila euro l’anno a 135 mila euro più i premi) e Silvano Cova (da 80 mila a 100 euro annui).
Sul fronte sindacale, rimangono in attesa Cisl e Uil – che confermano la fiducia per ora al direttore artistico designato Fabio Luisi – mentre si riavvicinano le posizioni di Cgil e Fials:“Condividiamo le critiche sulla gestione economica ed artistica – ha spiega Silvano Ghisolfi, SlC-Cgil, ospite stamani a Novaradio nel corso della trasmissione Newsbox – siamo collaborare fin dai prossimi giorni, in base a ciò che verrà fuori dall’incontro Nardella-Franceschini”.
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