FIRENZE – In programma dal 19 al 22 maggio a Calenzano il Festival COSè, la rassegna organizzata da Università di Firenze – Dipartimento di Architettura, Comune di Calenzano, ConVoi Onlus e libreria LibLab di Sesto Fiorentino, nata per restituire un’anima agli oggetti che usiamo ogni giorno, che collezioniamo o che sogniamo di possedere.
Sei le aree tematiche: dal cibo ai libri, passando per musica e laboratori pratici, ci saranno una decina gli eventi al giorno tra convegni, mostre, performance, aperitivi e visite guidate. Il filo conduttore è ripensare il rapporto con le cose in un’ottica di maggior consapevolezza, senza farci dominare dai consumi, con evidenti ripercussioni positive anche sull’ambiente, in termini di minor impatto e minor produzione di rifiuti.
“Nella nostra vita – spiega il professore Giuseppe Lotti, coordinatore del progetto – incontriamo circa 30 mila oggetti, gli indiani navajo solo 100. Parallelamente produciamo in Italia 487 kg di rifiuti in un anno: più di un chilo al giorno. Abbiamo pensato a un festival per riflettere su questo e provare a invertire la tendenza, ritrovare il lato affettivo nel nostro rapporto con le cose. A partire dall’educazione dei bambini fino alla sensibilizzazione degli adulti”.
Otto i luoghi che saranno attraversati dal Festival COSè, a partire dal Design campus di Calenzano. Qui si terranno la maggior parte dei laboratori rivolti agli studenti, che avranno l’opportunità di confrontarsi con materiali ecologici, lavorare con stampanti 3D, interagire con designer famosi e mastri artigiani dell’oro e della ceramica, grazie alla collaborazione con Adi – Associazione per il Disegno Industriale ed Artex (giovedì, venerdì e sabato). In programma anche incursioni in aziende locali, per permettere ai ragazzi di capire ‘come nascono le cose’.
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