FIRENZE – “Non sono un fan dei termovalorizzatori, ma sono necessari per chiudere il ciclo dei rifiuti. In Italia se servono 7, di cui uno a Firenze”.
Tira diritto sulla strategia dell’incenerimento il ministro dell’ambiente Luigi Galletti, in un’intervista oggi a “La Nazione” a due giorni dalla grande manifestazione che ha portato in piazza oltre 10.000 persone per chiedere lo stop alla realizzazione dell’impianto di Case Passerini. Stessa linea quella el Comune di Firenze: “Pronti a dialogare ma andiamo avanti” aveva detto ieri l’assessore all’ambiente, Alessia Bettini.
Una manifestazione imponente, colorata e festosa, quella di sabato scorso, che ha visto arrivare persone da tutta Italia per ribadire la contrarietà ad un progetto da 180 milioni di euro destinato a non ridurre la produzione dei rifiuti ma anzi a raccogliere gli scarti da mezza Toscana, soprattutto alla luce dello stop al progetto dell’incneritore di Selvapiana e alle richieste simili sull’impianto di Montale da parte dei Comuni limitrofi.
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La protesta andrà avanti, in ossequio a quel “
#unvisifafare” che è diventato slogan e parola d’ordine della mobilitazione. E in attesa della sentenza del TAR sul ricorso presentato per la sospensione dell’autorizzazone, comitati dei resisdenti e associazioni ambientaliste si dicono sono
pronti a dare il via da fine mese all’occupazione dei terreni in cui è destinato a sorgere l’inceneritore.