FIRENZE – “Macché infiltrati, le uniche inflitrazioni sono quelle del progetto dell’inceneritore, che fa acqua da tutte le parti e che è inutile, costosissimo ma soprattutto dannoso per la salute”.
Così gli organizzatori del corteo-manifestazione di sabato prossimo contro l’impianto di incenerimento dei rifiuti che dovrebbe sorgere a Case Passerini, replicano alle parole del sindaco Dario Nardella, che aveva parlato di “rischi di pericolosi infiltrati”. “Sarà una manifestazione a misura di bambino, del tutto pacifica – dice Fiammetta Battaglia delle “Mamme” – o il sindaco ha altre informazioni o fa allarmismo”.
Ascolta l’intervista a Sebastiano Campani, Assemblea per la Piana contro le nocività
Oltre 100 tra comitati ed associazioni ambientaliste sia italiane che estere – dalle “Mamme No Inceneritore” ai Comitati della piana, dal Wwf a Legambiente, da Gaia e Zero Waste – che hanno dato l’adesione ad un corteo che c
onta di superare e magari raddoppiare i 6.000 partecipanti già scesi in piazza l’anno scorso per chiedere lo stop al progetto.
Il corteo, che
prenderà il via alla 14,30 dal parco San Donato di Novoli si muoverà per le strade del centro passando sotto le finestre di Regione e Città Metropolitana, per concludersi in piazza della Repubblica, dove si terranno gli interventi al paclo – tra gli altr Rossano Ercolini doi Zero Waste Italy – e il
concerto con Bobo Rondelli, Bandabardò, Malasuerte Fi-Sud e Gaudats Junk Band e Bamboozled. Il corteo sarà trasmesso in diretta sul canale youtube delle “Mamme” mentre l’hashtag di riferimento è il toscanissimo
#unvisifafare.
“Nostro obiettivo è innanzitutto la mobilitazione popolare – spiegano i promotori – unico mezzo per convincere i decisori politici, Regione e Città Metropolitana, e ritirare l’autorizzazione a costruire, così come già fatto per l’impianto di Selvapiana, già progettato”.
La prima preoccupazione è quella della salute, per gli effetti delle polveri: “Gli ultimi studi internazionali sulle tossicità delle emissioni sono preoccupanti – si spiega – in Francia Germania e Inghilterra gli inceneritori si stanno progressivamente chiudendo”.
Le alternative ci sono e sono praticabili, aggiungono le associazioni di residenti e ambientaliste, politiche di riduzione dei rifiuti, riuso, raccolta differenziata spinta e trattamento del 30% residuo, problema che l’incenerimento non risolve affatto, dato che crea ceneri tossiche da smaltire come rifiuti speciali.
In attesa della decisione del TAR, annunciata entro l’estate, sul ricorso per la sospensione del progetto, il movimento “no inceneritore” già annuncia battaglia dura:
“Il 29 maggio inizieremo l’occupazione dei terreni di Case Passerini” annuncia Sebastiano Campani dell’Assemblea per la Piana contro le novività.
A breve sarà inoltre lanciato un
crowfunding per finanziare un piano di monitoraggio indipendente della qualità dell’aria nella piana: “Tra Sesto e Campi hanno rimosso tutte le centraline di rilevazione – si spiega – e i dati Arpat si basano su modelli matematici con margini di errore altissimi”. Né convince la Valutazione di impatto ambientale del 2005: “Non è più attendibile, nel frattempo si è deciso di costruire opere come la nuova pista di Peretola o il raddoppio della Firenze-Mare, per questo da anni chiediamo una
nuova VIA integrata”.
Intanto a Montale nel pistoiese, dove l’inceneritore già c’è ed è stato chiuso per irregolarità riscontrate nei valori e nelle componenti delle emissioni – con un’inchiesta da poco aperta dalla procura sugli sforamenti alla Linea 1 nell’estate scorsa – la Regione ha il suo da fare nel convincere i cittadini della regolarità dell’impianto: “Imposteremo un lavoro coordinato per verificare in modo costante l’autorizzazione e l’eventuale esigenza di implementare ulteriori sistemi di controllo” assicura oggi l’assessore all’ambiente Federica Fratoni incontrando i sindaci del territorio, confermato l’impegno della Regione a svolgere con i Comuni una continua attività di presidio e di monitoraggio dell’impianto.