TOSCANA – Ammissione negli asili nido toscani solo per i piccoli che si sono sottoposti alle vaccinazioni.
E’ l’ipotesi al vaglio della giunta toscana, che su proposta dell’assessore regionale Stefania Saccardi sta pensando di seguire l’idea proposta per prima dalla Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo contrastare la disaffezione di una crescente quota delle famiglie verso la pratica dei vaccini, considerata invece essenziale per la prevenzione e la salute pubblica dalla stragrande maggioranza del mondo medico e accademico.
L’ipotesi di applicare il divieto di iscrizione agli asili nido, che non fanno parte della scuola dell’obbligo, permetterebbe alla Regione di agire in prima persona: negare l’iscrizione alle elementari ai non vaccinati al momento non è possibile senza una lege nazionale, anche se la possibilità è prevista nel nuovo Piano nazionale predisposto dal governo. Il provvedimento sarebe valido anche per i nidi privati convenzionati o riconosciuti.
L’obbligo riguarderebbe le cosiddette vaccinazioni “obbligatorie“, che si fanno al terzo mese di vita – difterite, tetano, pertosse, polio, emofilo, epatite B e pneumococco – che in Toscana hanno testimoniato un calo negli ultimi anni, ma anche quelle che si fanno al 14/o mese di vita contro morbillo, parotite, rosolia e varicella.