MASSA CARRARA – “Cave e concessionari per l’estrazione hanno dato il via ad una corsa al marmo per estrarre il più possibile e riempire i magazzini a discapito di ogni norma di sicurezza e di tutela contrattuale”. E’ la denuncia di Paolo Gozzani, segretario della Camera del lavoro di massa Carrara, ospite stamani ai microfoni di Novaradio, nel giorno in cui Massa e Carrara si ritrovano ancora una volta unite, nel ricordo dell’ultima vittima del marmo, Carlo Morelli, operaio 61enne ucciso schiacciato da una lastra di marmo.
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Morelli, precario interinale, al momento dell’infortunio sembra fosse da solo a movimentare le lastre, contro le più elementari norme di sicurezza. La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, ma già lunedì il procuratore Aldo Giubilaro è tornato a chiedere l’impiego di una speciale task force di controllo nel settore dell’estrazione e della lavorazione del marmo. Misura già chiesta e annuniata annunciata però un mese fa. “Ora si passi dalle parole ai fatti – ha aggiunto Gozzani – bisogna che le responsabilità siano punite e le aziende non regolari vengano chiuse”.
Così come avvenuto il 14 aprile scorso per la morte di Federico Benedetti e Roberto Ricci Antonioli. oggi in entrambe le città è stato proclamato lutto cittadino e sciopero generale di 4 ore. I sindacati hanno convocato un presidio oggi pomeriggio alle 15,30 all’ospedale apuano, da dove il feretro partirà per le esequie seguito da un corteo simbolico di lavoratori del marmo.
