TOSCANA – A Firenze alle belle e partecipate celebrazioni ufficiali davanti a Palazzo Vecchio hanno fatto da contraltare i vandalismi di alcuni esponenti del movimento antagonista che hanno rovinato il corteo organizzato nel pomeriggio in Oltrarno.
La mattina davanti ai rappresentanti dell’Anpi, il sindaco Dario Nardella ha dedicato la Festa di Liberazione alle 60mila donne, tantissime senza nome, che si sono date alla causa della Liberazione” e ha ricordato l’attualità del 25 aprile: L’Europa di oggi è un’Europa in cui si torna a parlare di muri e fili spinati. Un’Europa che assomiglia per tanti aspetti, troppo, all’Europa alla vigilia della Seconda guerra mondiale – aveva detto – a quella Europa per la quale i partigiani hanno dato la vita”.
Nel pomeriggio, la festa si spostava in Oltrarno per il corteo organizzato d Firenze Antifascista e Anpi, prima del concerto gratuito in piazza Santo Spirito: manifestazione cui hanno preso parte anche un gruppo di antagonisti che, in segno di protesta contro gli arresti dei giorni scorsi legati al lancio delle molotov contro la caserma dei carabinieri di Rovezzano, si sono resi protagonisti di atti di vandalismo, imbrattando con scritte contro le forze dell’ordine i muri di case e edifici di culto della zona. Un comportamento da cui hanno preso le distanze dagli stessi organizzatori.
“Stamani con gli operatori di Quadrifoglio – scrive oggi su Facebook il sindaco Nardella – sono stato nella zona di Santo Spirito a pulire i muri imbrattati ieri nel tentativo di rovinare una giornata di festa all’insegna della libertà. Ripuliremo tutte le strade. Domani al Cosp chiederò che siano identificati e puniti i responsabili di fatti così incivili e vergognosi”.
A far discutere anche altri episodi: a Piancastagnaio, nell’amiatino, dove il sindaco aveva indicato di non cantare ‘Bella ciao’ e altri canti politici durante le cerimonie ufficiali del 25 aprile nel suo comune, Piancastagnaio (Siena), sull’Amiata. Ma l’Anpi ed altre sigle hanno organizzato una contromanifestazione dove la canzone, che tradizionalmente accompagna la giornata per celebrare la Liberazione, è stata intonata lo stesso. Polemiche anche a Massa per l’esposizione di uno striscione per il ritorno dei Marò in apertura del corteo cittadino organizzato da Comune e Anpi.