FIRENZE – Sono stati tradotti nel carcere fiorentino di Sollicciano i tre giovani italiani – due 28enni, un sardo e un pugliese e una 25enne genovese – arrestati la notte scorsa nell’intervento delle forze dell’ordine nei pressi di un circolo culturale in zona Rovezzano in cui si teneva un concerto, e definiti come appartenenti all’area anarchica.
Le accuse a loro carico vanno dalla resistenza aggravata a pubblico ufficiale (perché ad aver agito sono più di 15 persone), reato che prevede una condanna dai 3 ai 15 anni, alle lesioni aggravate e al danneggiamento.
Dalla mattina sono scattate una serie di perquisizioni in alcuni stabili occupati a Firenze, e in particolare in un circolo culturale di lungarno Dalla Chiesa, da cui sarebbero usciti coloro che hanno aggredito i rappresentanti delle forze dell’ordine. Secondo quanto riferito, sarebbero 14 gli agenti hanno fatto ricorso a cure mediche: 7 carabinieri, 5 agenti di polizia e due agenti della polizia municipale, con prognosi da 3 a 10 giorni.
In base a quanto ricostruito, una pattuglia dei carabinieri che passava in lungarno Dalla Chiesa ha notato due persone in strada, una delle quali stava facendo pipì. Quando i militari hanno chiesto loro i documenti, i due hanno chiamato gli amici che erano rimasti al concerto. I due carabinieri, circondati, hanno chiesto rinforzi, facendo arrivare sul posto 10 pattuglie. Dapprima sono volati alcuni spintoni. La situazione è degenerata quando uno degli anarchici è stato ammanettato e arrestato dopo aver colpito con un calcio un poliziotto: gli altri, una cinquantina di persone alcune delle quali armate con cocci di bottiglia e altri oggetti contundenti, hanno reagito scagliandosi contro le forze dell’ordine nel tentativo di impedire l’arresto. Danneggiate anche una volante della polizia e una vettura dei carabinieri. A terra è stato trovato e sequestrato anche un coltello.