FIRENZE – Sono passati solo pochi giorni dall’istallazione in piazza della Signoria delle due opere dell’artista fiammingo Jan Fabre, e come già successo con le esposizioni dedicate a Hirst (2010) e Koons (2015), la polemica tra il ‘pubblico’ fiorentino e non impervesa.
Dall’inaugurazuione della mostra (15 aprile) ad oggi sono già molte sono le personalità del mondo dell’arte e della cultura che si sono espresse sull’argomento attraverso i media locali – dallo storico dell’arte Tomaso Montanari, al critico Philippe D’averio, passando per il direttore della fondazione palazzo strozzi Arturo Galansino e il direttore degli uffizi Eike Smith – anche Novaradio ha voluto fare la sua parte ospitando in diretta telonica per News Box Francesco Bonami, critico e curatore di fama internazionale, che a Firenze si occupò dell’esposizione del teschio di diamanti di Damien Hirst.
“L’idea di utilizzare la facciata di Palazzo Vecchio per posizionare opere d’arte contemporanea è iteressante, con l’operazione di Jan Fabre vedo però una mancanza di criterio.”, ha dichiarato Bonami ai nostri microfoni, “È una questione di metodo, se si vuole creare un programma editoriale per quello spazio che sia coerente, io avrei messo un’opera sola e magari di un artista poco conosciuto in Italia”.
>> Ascolta l’intervista a Francesco Bonami ospite stamattina sulle nostre frequenze per News Box <<