LIVORNO – Si allarga l’inchiesta penale sul dissesto finanziario della Aamps, la società dei rifiuti partecipata al 100% dal Comune di Livorno e che il sindaco pentastellato Filippo Nogarin, al termine di un duro braccio di ferro politico – con tanto di spaccatura all’interno della maggioranza del Movimento5Stelle – aveva portato all’avvio del concordato preventivo.
Nei giorni scorsi un avviso di garanzia è stato recapitato all’ex sindaco Alessandro Cosimi (PD), che ha guidato la città dal 2004 al 2014. Secondo quanto riportato dal quotidiano il Tirreno però sarebbero almeno 15 gli indagati nell’inchiesta “Città pulita” condotta dalla procura e dalle Fiamme Gialle.
Tra questi l’ex amministratore unico della Aamps Angelo Rosi, l’attuale responsabile della protezione civile, Leonardo Gonnelli (che tra il 2012 e il 2013 è stato consigliere delegato all’ambiente), l’ex assessore al bilancio Valter Nebbiai e l’ex direttore generale di Aamps Lorenzo Fommei.
Tra i reati contestati: abuso di ufficio, malversazione, bancarotta fraudolenta, peculato, falso in bilancio e indebita induzione a dare o promettere utilità.