CARRARA – Sicurezza nelle cave ancora una volta sotto accusa dopo il tramendo incidente che è costato la vita a due cavatori, il ferimento di un terzo, mentre un quarto è stato colpito da infarto mentre assisteva alla scena.
A testimoniarlo sono i dati: 11 morti, compresi i due operai ieri, e 1.258 gli infortuni negli ultimi 10 anni. E nonostante il calo regsitrato negli ultimi anni dalla Asl la situazione non migliora: “Quando accade un infortunio i cavatori ormai non denunciano neppure più” attacca il segretario della Cgil di Massa e Carrara Paolo Gozzani ospite stamani di Novaradio nel corso della trasmissione News Box : “In una terra come questa in cui la crisi del lavoro è drammatica e la disoccupazione al 17%, i lavoratori sono sempre più ricattati dai padroni”.
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Per questo stamani i sindacati Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil assieme ai Cobas marmo hanno indetto uno sciopero generale con volantinaggio e presidio davanti al Comune di Firenze. “Chiederemo al sindaco di Carrara il ritiro della concessione per chi non rispetta le norme di sicurezza in cava – ha aggiunto – quei ragazzi lì sotto non ci dovevano stare; è ora di finirla di raccontare frottole ai lavoratori”.
Ieri sul posto si era recato anche il presidente regionale Enrico Rossi: “Un incidente gravissimo e inaccettabile – ha detto – su cui è necessario fare piena luce e accertare eventuali carenze legate alla sicurezza”. “Il nostro pensiero va prima di tutto alle famiglie dei cavatori coinvolti” ha dichiarato, aggiungendo poi: “Sulla sicurezza dobbiamo impegnarci ancora di più. Così come devono farlo tutti gli organi preposti e le aziende del settore”.