FIRENZE – Si inagura ufficialmente sabato 2 aprile al Circolo Arci “Faliero Pucci” di Ponte a Mensola, il progetto “Cirkoloco”, che coinvolgerà un gruppo di persone con disagio psichico, affiancato da volontari e collaboratori, nella gestione della caffetteria e il bar del circolo.
Si tratta di un progetto innovativo, fortemente voluto dal presidente dell’Associazione di promozione sociale Bottega del Tempo, Alessandro Restivo, e dall’ex presidente del Circolo Arci Faliero Pucci, Alessandro Ottanelli – che a lungo ha lavorato nella psichiatria – e che ha trovato il sostegno di Arci Comitato Territoriale di Firenze e della Società della Salute di Firenze. “Cirkoloco è un progetto esemplare per quello che sono i nostri circoli: luoghi di socialità, di condivisione e inclusione sociale” ha detto in conferenza stampa il presidente di Arci Firenze Jacopo Forconi.
Ascolta l’intervista a Novaradio:
Al Cirkoloco saranno
promosse cene ed eventi a scopo benefico per sensibilizzare il pubblico all’inclusione e all’avvicinamento e verranno organizzati aperitivi settimanali con cibo a km0, vista la presenza di ampi spazi di cucina all’interno del circolo e di collaboratori disposti alla preparazione e all’allestimento.
L’idea che sorregge il progetto, infatti, è quella di un grande “tendone” di tolleranza e apertura che accoglie le devianze preziose e rare della nostra società: l’obiettivo, dalle parole di Alessandro Restivo e Francesco Carletti, perni dell’Associazione Bottega del Tempo, “è quello di rendere autonome e indipendenti persone spesso lasciate ai margini, dar loro la possibilità di integrarsi attivamente nel tessuto sociale attraverso esperienze vivide, umane, di contatto e dialogo. Cirkoloco è per questo strutturato in modo tale che tutti siano alla pari senza gerarchie, cosicché ognuno possa trovare il proprio spazio individuale e far sì che questa esperienza di lavoro autonomo si rifletta anche, a livello terapeutico, nel prendersi cura di sé.».
Aperto a tutti i soci Arci, Cirkoloco rappresenterà un ideale luogo di interscambio fra realtà parallele, servirà a superare i pregiudizi su ciò che è comunemente ritenuto sano e ciò che non lo è, s’impegnerà a promulgare manifestazioni di carattere culturale e a coinvolgere soggetti molteplici affinché il confronto resti la dinamica di crescita più rilevante.