“Basta con i vertici segreti e le grandi opere inutili”

FIRENZE – “Un sindaco commissariato, che prende appunti dal premier e dai poteri forti che lo appoggiano”. Così il capogruppo di Sel Firenze, Tommaso Grassi, ospite stamani di Novaradio commenta la  notizia del vertice “segreto” a Palazzo Vecchio del 5 marzo scorso tra il sindaco di Firenze Nardella e il premier Renzi, con la presenza anche del sottosegretario Luca Lotti e del presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai, da cui sarebbe emersa una revisione delle strategie di sviluppo della città.

Nel corso del vertice sarebbe emerso il possibile stop al tunnel TAV sotterraneo e la conferma invece del progetto della tramvia sotto il centro storico; lo slittamento al 2018 per la nuova pista di Peretola e l’addio all’ipotesi G7 a Firenze; la conferma dei fondi per Grandi Uffizi e Teatro dell’Opera.

Ascolta l’intervista integrale a Tommaso Grassi

“Niente di strano che Nardella e Renzi si vedano, ma non che lo facciano in segreto” aggiunge Grassi che nel merito commenta: “Lo stop alla Tav sarebbe una buona idea, con Rfi si potrebbero ricontrattare opere ferroviarie ben più utili per Firenze” mentre sulla sotterranea è una bocciatura totale: “Sarebbe come scavare in un museo sottoterra, con tempi e costi non calcolabili: si proceda invece sulla realizzazione del binario metropolitano ed potenziamento del trasporto pubblico per portare i mezzi privati via e lontano dal centro, non viceversa ”