FIRENZE – Salsicce alla brace e un bicchiere di vino rosso toscano per protestare contro la scarsa attenzione del governo al settore dell’università e alla ricerca, alle prese con le note difficoltà di carenza di organico, blocco delle assunzioni, riduzione dei fondi per il funzionamento e per la ricerca.
E’ l’iniziativa di protesta organizzata per domani al parco delle Cascine dal Coordinamento dei ricercatori precari e non strutturati di Firenze: un picnic che prenderà il via dalle 12 nel Praco del Quercione, cui sono invitati a partecipare attivamente tutti i cittadini.
Ad accoglierli, con con coperte, giochi e cibo ci saranno i dottorandi, gli assegnisti precari e i ricercatori non strutturati fiorentini, con indosso le magliette rosse con la scritta #ricercaprecaria, create per sottolineare visivamente l’impegno lavorativo quotidiano dei 66.000 ricercatori precari italiani (la metà del personale docente complessivo): una componente essenziale al funzionamento del sitemea universitario, ma i cui diritti ad un slaario dignitoso e alla stabilizzazione non vengono riconosciuti.
L’iniziativa è organizzata in modo autonomo rispetto all’Università di Firenze, che lunedì prossimo 21 marzo aderisce a “Per una nuova primavera delle Università“, l’iniziativa nazionale promossa dalla Crui (Conferenza dei rettori italiani) che vuole “riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione”, ma che i ricercatori precari considerano insuficciente e tardiva.
A Firenze la giornata dell’ateneo fiorentino si apre alle 10 con l’incontro su “Università: risorsa collettiva e bene pubblico”, prosegue nel poemriggio cone una serie di dibattiti promossi dai Dipartimenti nelle varie sedi e si chiude alle 21 in Aula Magna del rettorato in piazza San Marco con “Cultura: un acrobatico equilibrio di conoscenza e creatività”, fiaba scientifico-artistica scritta e interpretata dal rettore Luigi Dei.