FIRENZE – Ventitré storie per altrettanti diritti del lavoro che mancano nel nostro welfare, raccontati in brevissimi video (30 secondi) che saranno diffusi “a puntate”, uno al giorno, su Facebook e Twitter, con l’hashtag è #sfidaXidiritti.
L’iniziativa si chiama “E tu che diritto sei?” ed è la nuova campagna social lanciata la Cgil Toscana nel quadro della mobilitazione nazionale del sindacato per la Carta dei diritti universali del lavoro, pensata una sorta di nuovo Statuto dei lavoratori per estendere diritti e tutele ai lavoratori che oggi non li hanno.
I video raccontano, in modo semplice e diretto, i problemi della vita quotidiana delle personein un mondo del lavoro che non li tutela a sufficienza: lavoratori licenziati illegittimamente, precari senza ammortizzatori sociali, donne che non possono progettare una maternità perché temono di perdere l’impiego, lavoratori a Partita Iva con tante tasse da pagare e pochi diritti da far valere. “Dietro i diritti ci sono le vite quotidiane delle persone – spiega Dalida Angelini, segretaria generale di Cgil Toscana – e le storie dei video sono quelle che ogni giorno trovano ascolto e assistenza nelle Camere del lavoro e negli Uffici Vertenze”.
La campagna prende il via oggi con la pubblicazione dei primi 9 video sul canale youtube della Cgil Toscana: c’è ad esempio la storia di Irina, che fa la badante ma non ha un contratto senza un chiaro orario di lavoro (ha diritto a un contratto scritto con condizioni trasparenti); di Luca, tecnico del suono che lavora anche 14 ore al giorno (ha diritto al riposo tra un turno e l’altro); di Serenella, dirigente d’azienda che si vede negato il part time per stare col figlio (ha diritto alla conciliazione tra vita professionale e familiare); di Sandra, che rischia di rinunciare a una promozione perché incinta (ha diritto alle pari opportunità). Oppure quella di Kristof, carpentiere che deve sobbarcarsi anche le mansioni e le responsabilità (ma non lo stipendio) di capocantiere; o di Giada, cantante che versa contributi a due diversi istituti previdenziali e non può aspirare ad avere una pensione dignitosa.
L’iniziativa è a sostegno della mobilitazione straordinaria della Cgil che da circa un mese vede organizzare migliaia di assemblee dei lavoratori sui contenuti della Carta dei diritti: 97 articoli che includono il diritto alla maternità per tutti, alle ferie, ai permessi, agli ammortizzatori sociali e alla malattia per tutti i lavoratori – indipendentemente dal contratto di lavoro. Da aprile inizierà la raccolta firme per arrivare alla presentazione di un legge di iniziativa popolare entro l’anno.
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