FIRENZE – Una “fusione di Comuni tra Firenze” e le amministrazioni locali limitrofe della cintura metropolitana, da costruire “portandola a voto referendario di tutti i cittadini tra tre anni e mezzo, al termine delle attuali scadenze e mandati politici. Del progetto, definito ‘la grande Firenze’, ha parlato stamani il sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella intervenendo ad una trasmissione tv.
“Credo che la grande Firenze – ha spiegato Nardella – possa dare una spinta sulle infrastrutture, creare un piano economico unitario, semplificare e unificare uffici, regole, risorse pubbliche. Sarebbe una scelta per semplificare la vita dei cittadini e delle imprese e i tempi sono maturi”. Nodo chiave, secondo il sindaco, è proprio l’integrazione sulle infrastrutture, perchè “se guardiamo tutta Europa, le grandi città urbane si sono costruite prima di tutto sulle reti di trasporto“, tramvia in primis.
“I nostri amici, cittadini di Campi, Scandicci, Sesto, sono già più avanti della politica – ha agguinto il sindcao chiarendo a quali comuni già stia pensando per il progetto di fusione – e quando girano il mondo dicono ‘noi siamo di Firenze”.
Proprio sulla vicenda della tramvia metropolitana, incombono i ritardi nei cantieri e l’incertezza dei fondi europei. “Le due linee della tramvia saranno terminate entro febbraio 2018 – rassicura il sindaco – ma già abbiamo presentato con la Regioneall’Ue la richiesta di finanziare dei tratti ulteriori“. Si tratta del “prolungamento della linea 2 da Peretola fino a Sesto Fiorentino, della realizzazione della linea 4 dalla stazione Leopolda fino a Campi passando dalle Piagge, e del prolungamento della linea 1 attraverso il centro di Firenze fino a Bagno a Ripoli”.
