FIRENZE – “Due o tre mesi dovrebbero essere sufficienti per individuare la Rems serve ancora alla Toscana per accogliere gli internati degli Opg”. A parlare è Franco Corleone, ospite stamani della trasmissione Newsbox di Novaradio, a pochi giorni dalla nomina a Commissario nazionale per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari in 5 regioni che ancora non hanno provveduto a chiudere i loro Opg, nonostante il termine si scaduto ormai da quasi un anno (la legge 181/2014 fissava come data ultima il 31 marzo 2015).
Ascolta l’intervista a Franco Corleone, ospite stamani della trasmissione News Box di Novaradio.
Tra queste c’è anche la Toscana, commissariata per l’Opg di Montelupo Fiorentino, dove sono reclusi ancora alcune decine di persone in condizioni igienico-sanitarie precarie: “un ritardo gravissimo e inaccettabile” avevo denunciato i parlamentari e consiglieri regionali della sinistra dopo la visita svolta ad inizio febbraio. Ma la Toscana è nel mirino anche per il mancato completamento del sistema delle Rems, le Residenze per l’esecuzione della misura sanitaria, individuate come alternativa agli Opg. “Con l’individuazione della Rems a Volterra, L’ipotesi di Solliccianino è tramontata” spiega Corleone. “In Toscana serve una struttura di piccole dimensioni” spiega ancora. E un’idea già c’è “Potrebbe essere scelta tra una delle sedi Asl che la Regione ha deciso di mettere in vendita”, suggerisce Corleone, facendo riferimento al piano di dismissione degli immobili proposto alcune settimane fa dalla giunta toscana.
Più complessa la questione che riguarda la definitiva chiusa dell’Opg di Montelupo. “E’ un gioco di incastri – ha spiegato Corleone – perché ci sono ancora una dozzina di detenuti sardi e liguri che in base alla legge dovrebbero essere indirizzati alle regioni di origine, ma questo non è possibile perché proprio quelle Sardegna e Liguria sono in ritardo nella creazione delle Rems di loro competenza”.