FIRENZE – In Toscana ci sono 54 mila famiglie sotto la soglia di povertà: ad essere colpiti soprattutto i lavoratori rimasti disoccupati e i giovani che non trovano un impiego – in particolar modo nelle zone della Toscana costiera e meridionale. Il dato è emerso nel corso di nun convefno sul tema organizzato oggi da Regione e Irpet a Firenze.
Quella contro la povertà per il governatore regionale Enrico Rossi è “una battaglia di democrazia e di difesa della costituzione: non possiamo permetterci un paese che mette 4,1 milioni di persone in una condizione di povertà assoluta”. Rossi ha quindi ricordato la proposta sostenuta dalla Toscana di creazione di un fondo nazionale da 7 miliardi in 5 anni per far fronte a questo fenomeno. “Qualcosa si sta facendo – ha detto Rossi – ma dobbiamo andare avanti”.
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“Quello della povertà in Italia è un tema trascurato, mai entrato nell’agenda politica, e invece con la crisi si è acuito: la povertà assoluta negli anni della crisi è aumentata di tre volte e più” ha detto la sociologa Chiara Saraceno, intervenendo al convegno, ricordando come il governo abbia messo per ora 800 milioni pensando di arrivare a regime in un anno a circa 1 miliardo e mezzo. “Occorre – ha aggiunto – introdurre un reddito minimo di garanzia, almeno per i poveri assoluti”.
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