FIRENZE – È in programma stasera nella sala di viale Don Minzoni una giornata dedicata a coloro che vissero l’inferno del Lager come ‘Sonderkommando’, ‘Unità speciali’ composte per lo più da ebrei, che, prima di venire uccisi a loro volta, erano obbligati ad occuparsi della rimozione e cremazione dei cadaveri delle camere a gas.
Il primo appuntamento è alla libreria Alzaia alle 18,30 con la presentazione del libro “La voce dei sommersi” con l’autore Carlo Saletti e il giornalista dell’Espresso Wlodek Goldkorn, subito dopo, alle 21.00 del film “Il figlio di Saul” (Ungheria, 107’) di László Nemes, seguita dall’incontro con Saletti.
Il film, opera prima del regista ungherese László Nemes ha vinto il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes e il Golden Globe come miglior film straniero ed è candidato all’Oscar nella stessa categoria, ha come protagonista un membro del Sonderkommando del campo di Auschwitz-Birkenau. Saul (l’attore Géza Röhrig) crede di riconoscere nel cadavere di un ragazzo suo figlio e, mentre si prepara una rivolta nel campo, si mette alla disperata ricerca di un rabbino per dargli degna sepoltura. Il regista ha tratto ispirazione dai manoscritti che gli ebrei dei Sonderkommando riuscirono a nascondere, e che hanno fornito agli storici un nuovo punto di vista sulla dinamica dello sterminio e sul ruolo di questi uomini, per molto tempo ingiustamente visti come ‘collaboraratori’ dei loro aguzzini.
“La voce dei sommersi”, curato dallo storico Carlo Saletti, è fra i testi più importanti sull’argomento, ed è quello a cui Nemes ha attinto la documentazione per il film. L’autore è il maggiore esperto italiano di Olocausto, membro della direzione scientifica della Maison d’Izieu – Mémorial des enfants juifs exterminés di Parigi, collaboratore del Dizionario dell’Olocausto (Einaudi 2004) e del Dictionnaire de la Shoah (Larousse 2009), e autore di vari altri saggi.
Biglietto € 7,50 intero / 6,00 ridotto Arci. Info www.stensen.org