PERUGIA – Un rudimentale pacco bomba rinvenuto stamani davanti ad una filiale di Perugia di Banca Etruria, l’istituto bancario con sede ad Arezzo tra i 4 coinvolti nel crack costato i risparmi di azionisti e obbligazionisti secondari.
L’ordigno rudimentale, confezionato con una busta lasciata davanti all’ingresso di una filiale alla periferia del capoluogo umbro, è stato disinnescato per precauzione. All’interno gli artificieri hanno trovato dei chiodi arrugginiti, della polvere fertilizzante e delle pile per l’innesco. Materiali che erano in grado di provocare una fiammata. Indagini in corso da parte dei carabinieri, che stanno esaminando le immagini di sorveglianza della zona.
Netta presa di distanza da parte delle associazioni dei consumatori e del comitato vittime del salva-banche: “Condanniamo – si legge in una nota – con determinazione tale gesto e qualsiasi altra forma di protesta criminosa. La nostra protesta continuerà nella legalità e nel rispetto delle regole che ci ha sempre contraddistinto”. Il ritrovamento arriva alla vigilia dell’incontro fissato per domani sull’incontro convocato per domani a Roma, tra il presidente delle 4 “new bank”, Roberto Nicastro e dei nuovi amministratori delegato. L’incontro era stato annunciato dopo la disdetta del confronto che era inizialmente previsto proprio per oggi, ad Arezzo, tra rappresentanti del comitato e l’ad della nuova banca.