FIRENZE – Torna da venerdì 8 gennaio il ciclo di film dedicatio alla “memoria”, organizzato da CinemAnemico presso la Casa del Popolo di Settignano.
Il “Mese delle memorie”, quest’anno si apre con la memoria del presente. In proiezione, venerdì 8 alle 21.30, il documentario di Ivan Grozny Compasso “Puzzlestan”: i confini sono i limiti dei popoli. Si tratta di un viaggio dalla Turchia alla Siria, passando per l’Iraq, una preziosa testimonianza che racconta l’attualità e la quotidianità di una guerra di cui ciascuno ha nozione perché, attraverso le immagini dei profughi, dei morti e delle città distrutte, si espande fin dentro i nostri confini e riempie le pagine dei giornali con commenti, teorie, ipotesi, proclami, ma di cui forse non si avvertono a sufficienza il coinvolgimento del mondo occidentale, né la sua tragicità (siamo forse assuefatti all’idea della guerra?).
La programmazione prosegue venerdì 15 e sabato 16 gennaio con film dedicati alla guerra che sconvolse la Bosnia tra l’aprile del 1992 e il dicembre del 1995. Il focus è posto dalle donne sulle donne: in Snijeg (Neve) della regista bosniaca Aida Begić, ci viene raccontata la storia di un gruppo di donne, che poco dopo la fine della guerra si trovano ad essere le uniche superstiti di un villaggio distrutto; The Whistleblower, della canadese Larysa Kondracki è ambientato dopo la fine della guerra (1999); è un film sconvolgente , basato su fatti realmente accaduti che, denunciando il coinvolgimento degli uomini delle Nazioni Unite e delle altre forze di pace nella feroce tratta a scopi sessuali di ragazze minorenni..
Sullo stesso tema anche As if I am not there della regista irlandese Juanita Wilson. Mentre Nella terra del sangue e del miele, opera prima di Angelina Jolie, la violenza e la crudeltà della guerra irrompono in una storia d’amore che avrebbe altrimenti ignorato le barriere delle differenze religiose e culturali.
Il fine settimana successivo, venerdì 22 e sabato 23 gennaio, è dedicato al massacro di Sabra e Chatila. Nei due film in programma la protagonista è la memoria: venerdì verrà proiettato Valzer con Bashir del regista Ari Folman, che all’epoca del massacro aveva vent’anni ed era di stanza con l’esercito israeliano durante l’assedio di Beirut, sabato Massaker, un documentario frutto della collaborazione di tre registi, Monika Borgmann, Lokman Slim e Hermann Theissen, il racconto è costruito da sei degli uomini che hanno compiuto fisicamente la strage.
Il ciclo si conclude ricordando la Resistenza italiana: venerdì 29 gennaio sarà proiettato il documentario Partizani, la resistenza italiana in Montenegro dello storico Eric Gobetti (che sarà presente alla proiezione) dove è narrata, con immagini di repertorio inedite, la storia di due divisioni dell’esercito italiano, abbandonate nei Balcani dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, che scelgono di unirsi alla resistenza anti-tedesca, formando la Divisione Italiana Partigiana Garibaldi. Sabato 30 gennaio, infine, lo scrittore Orlando Baroncelli presenterà il suo libro Testimonianze della Resistenza toscana (1943-1945) dove sono ricostruite anche attraverso interviste inedite, le storia di giovani partigiani e resistenti toscani.
Info su www.cinemanemico.net