Sanità, comitato referendario pronto ad un nuova battaglia

FIRENZE – Se il referendum sulla riforma della sanità toscana slittasse o non fosse celebrato a causa dell’approvazione, la scorsa settimana, di un nuovo riordino del sistema sanitario “di certo noi non gliela lasciamo passare liscia né al Pd, né a questi rappresentanti, noi andremo avanti con un nuovo referendum su articoli pesanti di questa legge regionale fino a quando finalmente non potranno esprimere il giudizio sulla politica sanitaria di Rossi”. Ad annunciarlo oggi Giuseppe Ricci, presidente del comitato promotore del referendum sulla riforma della sanità toscana.

Che lanciano anche un duro attacco anche al presidente del Consiglio Eugenio Giani, anch’egli presente all’incontro, per la lentezza con cui si sta procedendo alla verifica delle 55 mila firme raccolte da parte del Collegio di Garanzi. “Abbiamo dato fiducia al presidente del Consiglio regionale Giani”, ha aggiunto Ricci, ma oggi “ci sentiamo totalmente presi in giro” e “abbiamo sprecato la fiducia nei suoi confronti”.

Giani ha replicato che della questione si occupa il collegio di garanzia, che è un organo indipendente, e che le operazioni potrebbero concludersi intorno al 15-20 gennaio.

Il Collegio dei Garanti è lo stesso lo stesso organo chiamato a d esprimersi sull’ammissibilità o meno del referendum, e della possibilità di trasferire il quesito referendario, inizialmente predisposto per la legge 28/15 (la riforma del marzo scorso) alla legge 33/15 approvata lo scorso fine settimana.