FIRENZE – Non sono passate poco più di 24 ore da quando un centinaio di persone hanno occupato uno stabile sfitto di tre piani in via Toscana, in zona Novoli, che stamani una vasta operazione delle forze di polizia ha portato allo sgombero.
Durante le operazioni di sgombero una decina di persone è salita sul tetto, protetto da un parapetto in segno di proteste ma è stata allontanata poco dopo, dall’intervento delle forze di polizia. “Hanno strattonato le persone che si trovavano sul tetto – riferisce Luca Toscano, uno degli attivisti del Movimento – c’era il rischio che qualcuno si facesse male”.
Le operazioni si sono svolte in modo molto rapido e violento, secondo quanto denunciato dal Movimento di Lotta per la Casa, e nella totale assenza di rappresentanti delle istituzioni e de servizi sociali. “Abbiamo chiesto che si ragionasse – attacca Toscano – ma non abbiamo avuto neppure la possibilità di parlare con qualcuno per chiedere l’intervento del Comune”
“Segno che ormai il prefetto ha di fatto in mano le politiche abitative della città, mentre l’assessore al welfare non fa niente tranne tagliare qualche nastro” denuncia, aggiungendo: “Questo sgombero non fa che rafforzare le nostre ragioni. La nostra lotta prosegue, per dare risposte al disagio abitativo, per il blocco degli sfratti e la requisizione degli appartamenti sfitti . Anche con nuove occupazioni”.
Il palazzo occupato, che in passato aveva ospitato uffici della Regione Toscana, eara sfitto da oltre un anno. Di proprietà di una società immobiliare, sembra fosse stato da poco ristrutturato per essere destinato ad ospitare uffici. “Una falsità – dice ancora Toscano – lo stabile era in buone condizioni come tanti altri sfitti che abbiamo occupato, e che dopo gli sgomberi continuano a rimanere vuoti. Devono smetterla di parlare di inesistenti ristrutturazioni per giustificare gli sgomberi“.
