FIRENZE – Una folla di 30 mila persone ha accolto stamani l’arrivo di Papa Francesco a Prato, prima tappa della visita di Bergoglio in Toscana, la prima di un pontefice nella nostra regione dopo 36 anni.
Arrivato in elicottero alle 8 allo stadio di Prato, Bergoglio si è recato al Duomo, dove dal pulpito ha parlato di intercultura e lotta all’illegalità, facendo esplicito riferimento al rogo del capannone della ditta “Teresa Moda” in cui sono morti 7 operai cinesi che vivevano e dormivano all’interno, e invitando a “combattere fino in fondo il cancro della corruzione e il veleno dell’illegalità”.
Bergoglio si è poi spostato ancora in elicottero allo stadio Ridolfi di Firenze. Da là si è spostato in cortoe e poi in papamobile nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, dove è intervenuto al convegno ecclesiale: “Nostro dovere – ha detto Francesco rivolto agli oltre 200 tra vescovi e delegati presenti- è lavorare per rendere questo mondo un posto migliore e lottare: “Voglio una chiesa inquieta – ha insistito – accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità”. “Una Chiesa vicina ai suoi fedeli – ha aggiunto scherzando – come Don Camillo”.
Nel pomeriggio, dopo la visita in SS. Annunziata e il pranzo con gli indigenti alla mensa di S. Francesco poverino, il fulcro della visita di Papa Francesco a Firenze si sposterà allo Stadio Artemio Franchi dove alle 15.30 celebrerà la messa per gli oltre 50 mila fedeli attesi. La ripartenza è prevista in elicottero intorno alle 17.