FIRENZE – Ricorso in appello con richiesta di assoluzione per tutti i 16 condannati in primo grado nel processo sugli abusi ai minori ospiti della comunità il Forteto. Tra questi Rodolfo Fiesoli, fondatore e patron della comunità, condannato dal Tribunale a 17 anni e mezzo per abusi e violenza sessuale. Gli altri 15 collaboratori sono stati condannati a pene variabili da uno a otto anni per maltrattamenti.
Anche il pm Ornella Galeotti ha fatto ricorso in appello, con la particolarità di aver chiesto all’avvocatura generale di Firenze di poter sostenere lei stessa, di nuovo, l’accusa anche nel giudizio di secondo grado.
Le condanne si riferiscono agli abusi e ai maltrattamenti subiti dagli ospiti della comunità, a cui il tribunale dei Minori di Firenze da circa 30 anni affida giovanissimi provenienti da famiglie molto disagiate.
Per loro fortunatamente non si interromperà il progetto di accompagnamento all’uscita dalla comunità e reinserimento sociale affidato con bando all’associazione Artemisia. Dopo le polemiche le critiche degli ultimi giorni, il Consiglio Regionale ha fatto marcia indietro rispetto alla mozione votata la settimana scorsa all’unanimità, con cui aveva ottenuto il congelamento del finanziamento perché il progetto conteneva la dizione di “presunte vittime”.
Una risoluzione approvata ieri, nuovamente all’unanimità, condividendo “la necessità di dare corso prima possibile alle azioni di sostegno previste dal bando regionale, non solo impegna la Giunta a “proseguire nelle misure di sostegno”, ma anche a “valutare la riproposizione del progetto per un arco di tempo superiore agli attuali sei mesi previsti”.