FIRENZE – Artemisia non si occuperà di assistenza alle vittime di abusi al Forteto, malgrado abbia vinto un bando della Regione. Il progetto è stato sospeso dall’assessore alla Sanità Stefania Saccardi, dopo aver letto la mozione votata all’unanimità dal Consiglio regionale martedì scorso in cui si chiedeva alla guinta di “valutare un congelamento dei contributi all’associazione.
Secondo la mozione approvata, presentata da Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia ed emendata dal capogruppo del Pd Leonardo Marras, nel progetto dell’associazione “si parla di ‘presunte vittime’, si utilizzano imbarazzanti condizionali e si dequalifica il lavoro di questo Consiglio regionale e dei magistrati, oltre a rappresentare l’ennesimo schiaffo per le vittime del Forteto”.
Una decisione presa in rispetto al Consiglio, ma chiaramente non condivisa dall’assessore. “Ho dato indicazioni agli uffici di sospendere il progetto, ma il consiglio se ne assuma tutta la responsabilità” avverte Saccardi che fa notare come il progetto sia stato presentato prima della condanna in primo grado per i vertici del Forteto: “Era doveroso usare il condizionale, se ancora vale il principio di presunzione di innocenza”. “Vorrei ricordare – ha aggiunto – che tra i soggetti che hanno dato l’adesione al progetto di Artemisia c’è anche l’Associazione vittime del Forteto”.
A difendere il progetto è anche l’associazione dei familiari delle vittime del Forteto. Il presidente dell’associazione, Sergio Pietracito, intervenendo oggi nella trasmissione News box di Novaradio ha auspicato che il Consiglio Regionale intervenga per chiedere lo sblocco della sospensione: “Il progetto stava per partire, c’è bisogno che le persone escano dal Forteto per intraprendere un percorso di recupero e inclusione”.