MILANO – E’ caccia a chi può aver venduto le dosi di stupefacenti (marijuana) trovate nella camera d’albergo da cui è precipitato ieri Elia Barbetti, il 17enne di Cecina morto mentre era in gita all’Expo con la scuola.
Il fascicolo di indagine, aperto dalla Procura milanese con le ipotesi di reato di morte come conseguenza di altro reato e spaccio di stupefacenti, allo stato attuale rimane a carico ignoti.
L’ipotesi prevalente al vaglio degli inquirenti rimane la caduta accidentale a seguito di uno svenimento o di un malore, ma la droga potrebbe aver provocato il malore del ragazzo e la caduta. I tre compagni di stanza di Elia, che non si sono accorti del volo del ragazzo dalla finestra, hanno infatti raccontato di aver bevuto alcolici e fumato qualche spinello prima di andare a dormire.
Domani sarà effettuata l’autopsia sul cadavere. Secondo gli inquirenti gli esami potranno essere utili a chiarire le cause del decesso ed in particolare se il ragazzo avesse assunto alcol e sostanze stupefacenti, e di che tipo, e se abbia avuto un malore e di che genere prima della caduta.
Intanto oggi sono rientrati a Cecina tutti gli studenti del liceo Fermi di Cecina che erano in gita. Alcuni di loro, una decina, erano stati trattenuti ieri a Milano per essere sentiti in questura come persone informate dei fatti.