FIRENZE – Sarà il mega gruppo francese dei trasporti Ratp Dev a far viaggiare i bus in Toscana per i prossimi 11 anni. E’ il risultato, ancora ufficioso, della gara regionale del TPL su gomma.
A risultare complessivamente migliore è stata infatti l’offerta di Autolinee Toscane, azienda controllata da gruppo francese, che ha così battuto sul filo di lana l’altro concorrente rimasto in lizza, il consorzio italiano Mobit, che riunisce Busitalia-Sita (gruppo Fs) e 14 altre aziende locali tra cui Tiemme, Cap, Autoguidovie (ma non Ataf Gestioni srl).
A confermarlo Americo Leoni, segretario fiorentino della Faisa Cisal, stamani ai microfoni di Novaradio: “Hanno vinto i francesi, un gruppo mondiale, serio, ben organizzato, che è riuscito a far un offerta più vantaggiosa, senza dover rendere conto alle pretese dei cda di 14 aziende differenti”. Ascolta l’intervista integrale realizzata nel corso della trasmissione News Box.
A fare la differenza la parte economica dell’accordo (che assegna 40 punti) : il ribasso proposto da Autolinee Toscane 3,0003%, contro quello di Mobit, rimasto fermo ad un -1,75%. Abbasatanza per ribaltare il vantaggio di Mobit all’apertura delle buste relative alla parte tecnica (60 punti contro 59,54).
La base di gara è pari a 2,77 miliardi euro per tutti gli 11 anni di contratto, a cui si aggiungono circa 190 milioni di euro per l’acquisto di nuovi bus.
Dal punto di vista formale, l’iter prevede che il servizio dei bus toscano passi al vincitore dal 2 novembre prossimo. Questo a meno di ricorsi, che le aziende possono presentare al Tar entro 60 giorni.
“Un esito entusiasmante“ già esulta Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscana e Ratp Dev Italia. “Nel giro di due anni avranno un servizio migliore, più accessibile, con molte più informazioni in tempo reale, orari e itinerari più rispondenti alla domanda” dichiara, aggiungendo: “Esito positivo anche per i dipendenti, perché manterremo tutti gli attuali posti di lavoro e dal 2018 faremo nuove assunzioni”.
Preoccupazione invece per il futuro dei lavoratori trapela invece dalla Filt-Cgil, per l’assenza di reali garanzie contrattuali e sulla clausola sociale.
Immediata la reazione di Mobit, affidata al presidente del consorzio Andrea Zavanella, il presidente del consorzio Mobit. “L’offerta tecnica di Mobit è risultata migliore di quella di Autolinee Toscane – dichiara – ciò significa che garantisce ai cittadini e ai lavoratori del settore un maggior numero di autobus nuovi, un livello occupazionale più elevato, un numero doppio di paline intelligenti per l’informazione in tempo reale, nonché il coinvolgimento dei piccoli operatori locali (azzerati nel progetto del concorrente)”. “Riteniamo comunque che la commissione di gara – aggiunge Zavanella in una nota – accerterà nei prossimi giorni l’insussistenza dei requisiti di partecipazione di Autolinee Toscane.
“Il concorrente francese – decnuncia Zavanella – potrebbe ricevere dalla Regione l’aggiudicazione della gara unicamente per l’effetto di un’esigua differenza del ribasso per circa 3 milioni di euro su un giro d’affari di circa 400 milioni di euro all’anno”. Un vantaggio sul profilo economico, si legge ancora, “finanziato dai tagli al personale e dal peggioramento delle condizioni di lavoro”
