FIRENZE – Le 70 nuove licenze dei taxi strutturali annunciate dal Comune di Firenze saranno ‘verdi’, destinate solo a mezzi elettrici: è la mossa a sorpresa con cui ieri il sindaco di Firenze Dario Nardella ha cercato di sbloccare l’impasse del braccio di ferro con i tassisti fiorentini. Ricevendo un primo segnale di apertura: “E’ una svolta interessante – ammette Claudio Giudici, presidente del radiotaxi 4390 stamani ai microfoni di Novaradio – tra l’altro su un tema cui siamo stati sempre molto sensibili e avanti”.
Ascolta l’intervista integrale a Claudio Giudici (Radiotaxi 4390) realizzata stamani nel corso della trasmissione Newsbox.
La novità “green” è al centro di un documento in 11 punti che il sindaco assieme all’assessore Bettarini ha presentato ai rappresentanti dei tassisti: sul piatto anche 500 mila euro per la riconversione delle auto in mezzi più ecologici, l’impegno a reinvestire sul servizio il 20% dei proventi dalle nuove licenze (circa 1-1,5 milione e mezzo di euro, l’altro 80% invece va direttamente agli attuali tassisti) e a potenziare le corsie preferenziali (e i controlli), e l’adeguamento Isat del 12% delle tariffe (ferma da 8 anni).
Punto su cui Nardella però non cede è il numero delle nuove licenze: saranno 100 in più, su questo non si torna indietro, di cui 70 a tempo indeterminato e 30 temporanee. Viceversa i tassidti vorrebbero ridurre questo numero. “Siamo disponibili a dialogare, dalla liberalizzazione dei turni e dei picchi di domanda al POS sulle auto, al numero unico del radiotaxi unico”. C’è un solo “no” assoluto, quello alla geolocalizzazione: “Non vogliamo il chip di controllo, non siamo mica cani”.
“Non appena avremo il testo della proposta del Comune – aggiunge Giudici – la valuteremo con i tassisti, vediamo se riuscire a farla già domani o dopodomani”. A questo punto si apre una partita diversa: far “digerire” ai soci delle due cooperative l’accordo con arrivo delle nuove licenze. Già in molti hanno annunciato di voler lasciare le rispettive cooperative: “Se le 100 dimissioni annunciate diventeranno realtà le due coop moriranno – avverte Giudici – e questo il Comune deve averlo ben presente”.